giovedì 13 settembre 2012

La violenza umana e l'alimentazione


Sembra incredibile, però la violenza e l’aggressività umana si trovano intimamente relazionate con l’ alimentazione. La mancanza di grassi essenziali può causare depressione, stress, aggressività, fino ad arrivare al suicidio. La scoperta è avvenuta dopo diversi studi realizzati con la collaborazione di carcerati ed alcolisti, negli Stati Uniti e in Inghilterra. Questi si sono sottoposti ad esami e controlli periodici, nei quali si è evidenziata la carenza di Omega-3.
Come sostiene il Dott. Joseph Hibbeln, del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism di Bethesda una città degli Stati Uniti, la mancanza di EPA e di Omega-3 durante la gestazione e nei primi anni di vita possono provocare una riduzione nei livelli di serotonina del cervello nei momenti più importanti della formazione e dello sviluppo neurologico, causando un funzionamento inadeguato del sistema libico e del cortex frontale del cervello.
Questo tipo di problema non si evidenzia solo nei carcerati e negli alcolisti, ma anche in molti bambini e adolescenti violenti.
In altre ricerche, in scuole primarie o licei, si è infatti evidenziato che i ragazzi con diete ricche di zuccheri e cibi da fast food erano i più disobbedienti, aggressivi e depressi. Si evidenzia quindi per  bambini o adulti con problemi di depressione, violenza e aggressività, oltre all’appoggio psicologico la necessità di un corretto apporto nutrizionale, della variazione dello stile alimentare, e della adeguata assunzione di vitamine e minerali.

domenica 9 settembre 2012

Il cibo degli Dei


Diffuso allo stato selvatico nelle foreste dell'Amazzonia, la pianta del cacao (Theobroma cacao) viene coltivata oggigiorno soprattutto nell'America centro-meridionale e nell'Africa tropicale. Dai suoi semi si ricava la polvere di cacao, utilizzata per creare il cioccolato e moltissimi altri dolci. I primi a intraprendere la coltivazione con successo furono però i Maya, che dalle piantagioni dello Yucatan (nel Messico) svilupparono un fiorente commercio e, inoltre, usarono i semi come moneta negli scambi tra le tribù indigene.
Pur essendo un alimento ipercalorico, cioè ad alta densità energetica (540-560 kcal/100 g di prodotto), il cioccolato, e in particolare quello nero ed amaro (noto come cioccolato fondente), ha eccellenti proprietà nutrizionali nobili che lo rendono adeguato a far parte di un regime alimentare “sano ed equilibrato”. Fra le qualità del cioccolato fondente ricordiamo il bassissimo contenuto in colesterolo e le elevate quantità di steroli vegetali, utili ad abbattere l’assorbimento del colesterolo alimentare (esogeno), mediante un’azione antagonistica nei confronti di quest’ultimo; un buon contenuto di sali minerali, quali calcio, magnesio e ferro; la presenza di sostanze ad azione psicoattiva con effetti euforizzanti e positivi sull’umore e sulla memoria, stimolanti le percezioni sensoriali e riducenti il senso di fatica. 

Uno studio pubblicato dal British Journal of Nutrition indica il cioccolato fondente come una fonte preziosa di polifenoli, più ricco di queste sostanze rispetto al vino e al tè verde o nero. In questo studio sono stati valutati gli effetti del consumo di 20 g di cioccolato fondente (contenente 500 o 1000 mg di polifenoli) per 2 settimane, sulla glicemia, sulla colesterolemia e sulla pressione arteriosa in 40 persone in sovrappeso o obese. Il consumo di cioccolato contenente 500 mg di polifenoli ha prodotto una riduzione significativa, sia della glicemia a digiuno che della pressione arteriosa. L'assunzione di 1000 mg di polifenoli al giorno non ha comportato effetti diversi sugli stessi parametri. Lo studio conferma, dunque, i benefici del consumo regolare di dosi moderate di cioccolato fondente sul metabolismo del glucosio (prevenendo diabete e sovrappeso) e nel controllo della pressione arteriosa. 
Azione antietà: aggiungere 2 cucchiaini di cacao amaro solubile al latte (vaccino, di capra, di riso, di mandorle o di soia) del mattino, anche per lunghi periodi. 

Tra le pur positive proprietà nutrizionali sopra riportate và comunque sottolineato che i prodotti comunemente disponibili in commercio, contengono una quantità molto variabile di cacao, mentre spesso rivelano quantità elevate di grassi e di zuccheri. Quindi, anche se è innegabilmente piacevole mangiarlo, bisogna stare sempre attenti agli eccessi e consumarlo con moderazione, in accordo alle raccomandazioni dietetiche della comunità medico-scientifica internazionale