giovedì 18 febbraio 2016

La curcuma è una pianta erbacea dal colore giallo – ocra originaria dell’India. Sin dall’antichità è conosciuta non solo come spezia, ma anche come colorante, antinfiammatorio e antitumorale.
La curcuma, detta anche “zafferano delle Indie” nasce dalla Curcuma longa, una pianta erbacea perenne dotata di rizoma e appartenente alla famiglia delle Zingiberacee.

La curcuma viene normalmente venduta in polvere, per cui è necessario conservarla dentro ad un barattolo di vetro, non trasparente, per non far filtrare la luce, che ne danneggerebbe le proprietà e in un luogo fresco e asciutto per mantenerne più a lungo l’aroma.
I suoi rizomi, che sono la parte che contiene i principi attivi, vengono fatti bollire per ore per poi seccarli e schiacciarli fino ad ottenere una polvere giallo - arancione.

La curcuma oltre ad un buon quantitativo di minerali (sodio, potassio, magnesio, ferro, zinco, selenio, manganese e rame) e vitamine (gruppo B, C, E e K) contiene un’importante sostanza conosciuta come curcumina.
Proprio la presenza di tale principio attivo conferisce alla curcuma proprietà antitumorali, rendendola in grado di contrastare almeno otto differenti tipi di tumori quali colon, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni, mammelle e leucemia.
L’effetto della curcumina è potenziato dall’associazione con l’isotiocinato, principio attivo presente in cavoli, broccoli e rape.
La curcuma ha anche proprietà antinfiammatoria, antimutagena, antitrombotica, epatoprotettiva, antimicrobica, antivirale, antiparassitaria.

Per un uso salutistico è sufficiente riuscire ad integrarla nella nostra dieta quotidiana. Un paio di cucchiaini da caffè al giorno sono la dose ideale; si può aggiungere a fine cottura di molti alimenti ma si può anche aggiungere a vari tipi di yogurt o farne una salsa.
È importante ricordare che la curcuma va assunta insieme al pepe nero o al tè verde per facilitarne l’assorbimento. Non solo. Anche l’abbinamento a qualche grasso, tipo olio d’oliva, burro, o quant’altro, facilita l’assorbimento della curcuma.

Pur essendo una polvere miracolosa, la curcuma ad alti dosaggi può provocare diarrea e nausea.
 Chi assume farmaci anticoagulanti dovrebbe limitare il consumo di curcuma perché la curcumina può interferire con i medicinali, aumentando il rischio di emorragie. Inoltre va ridotta nei soggetti che soffrono di coliche o calcoli biliari, perché potrebbe stimolarne l’attività.
E’ possibile acquistare il prodotto in farmacia o in erboristeria. A Rossano è disponibile presso la Farmacia Noto, in Viale Sant’ Angelo.


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